E.Bortolomiol 

Le strade di Baghdad sono piene di negozi, quelli del thè sono affollati, come del resto i mercati. Dopo anni in cui sembrava impossibile risarcire il trauma della città, adesso le persone iniziano a sentirsi più sicure. Gli sviluppi, però, sono fragili e facilmente controvertibili. Infatti, come un importante report del Congresso americano ha sostenuto pochi giorni fa, il mantenimento della sicurezza in Iraq “rimane volatile e pericoloso”. Le truppe americane fluiscono per le strade della città e combattono i gruppi paramilitari e i ribelli, ma non sono solo le truppe americane che fanno la differenza. Il comandante americano in Iraq, Generale David Petaeus, ha adottato un nuovo approccio: the “Commander’s Counterinsurgency Guidance”. Questo comporta di non basare la propria strategia solo ed esclusivamente nell’inviare più uomini sul territorio, ma nel fornire sostegni finanziari. Molti soldi sono stati prestati a negozi e piccole imprese sotto forma di micro-credito. Inoltre gli americani stanno finanziando le forze di difesa di vicinato, chiamati i “Figli dell’Iraq”, così da offrire loro un lavoro e dissuaderli dall’affiliarsi e partecipare alle azioni di guerriglia locale.

2 luglio 2008

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