Il Parlamento di Ankara ha approvato ieri una legge sul controllo di Internet, che ha già sollevato preoccupazioni per la libertà di espressione.
La legge prevede che l’agenzia governativa Telecommunications Communications Presidency, possa bloccare l’accesso a determinati siti Internet anche senza l’autorizzazione di un giudice, se si ritiene possa violare la privacy o il suo contenuto sia ritenuto insultante. La legge dovrebbe inoltre obbligare i provider a conservare le tracce delle attività dei navigatori per due anni rendendole disponibili a richiesta delle autorità, senza avviso ai clienti.
La legge fa parte di un pacchetto di riforme che una volta approvate dal Parlamento, dove il partito del premier Erdogan ha la maggioranza, dovranno essere sottoscritte dal presidente Gul.
6 febbraio 2014