Rinviata a data da destinarsi la pronuncia della Corte Suprema israeliana sui ricorsi contro la costruzione di una parte del muro di separazione nella zona adiacente il villaggio di Battir, nella valle di Cremisan in Cisgiordania, candidata all’iscrizione tra i siti Patrimonio mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco per i suoi terrazzamenti agricoli che risalgono all’epoca romana.
Un primo ricorso è stato presentato dagli abitanti del villaggio di Battir, mentre l’altro, relativo alla valle di Cremisan, riguarda l’espropriazione di terreni che coinvolge anche due monasteri salesiani.
La valle di Cremisan, ricca di agrumeti e oliveti è anche conosciuta per i vigneti che producono il vino da messa in Terra santa.
30 gennaio 2014