Giulia Brugnolini 

Dopo il riconoscimento della Palestina come Stato osservatore non membro da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU, gli Stati Uniti cercano di rilanciare i negoziati bilaterali israelo-palestinesi, da anni in stallo. Il Presidente Barack Obama ha annunciato infatti la prima visita diplomatica del suo secondo mandato che lo vedrà il 20 marzo nella capitale israeliana per incontrare il primo ministro da poco rieletto, Benjamin Netanyahu, e i giorni successivi in Cisgiordania per un faccia a faccia con il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen. Prima di questo ennesimo incontro ai massimi livelli, la città di Torino ospiterà come nel 2011, il 6 marzo al Circolo dei Lettori, la conferenza Sindaci per la pace, in cui dodici sindaci israeliani e palestinesi metteranno a confronto le loro idee per un futuro di pace: da un altro punto di vista.

 “Le diplomazie da sole non bastano, devono entrare in gioco le società civili se si vuole costruire questa pace difficile” ha dichiarato Janiki Cingoli, direttore del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente che ha organizzato l’incontro in collaborazione con il Ministero degli Esteri e dal 1989 è impegnato nello sviluppo del dialogo e della cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo, annoverando tra i suoi soci fondatori anche il presidente della repubblica Napolitano.

“Questa pace va costruita anche dal basso, a livello locale. Le municipalità - ha aggiunto Cingoli - sono le istituzioni più vicine alle popolazioni e quelle che meglio possono interpretare i sentimenti ed i bisogni della gente , contribuendo a superare il fossato tra le due società” . In attesa dei risultati della visita di Obama che rinsalderà quella che gli israeliani definiscono “unbreakable alliance”, cioè l’alleanza indistruttibile tra Israele e Stati Uniti , il dialogo tra i primi cittadini delle terre interessate dal conflitto medio- orientale può rappresentare, oltre che una provocazione, un’alternativa di dialogo libero da interferenze esterne dopo decenni di tentativi falliti da parte della comunità internazionale.

Tra i dodici sindaci ci saranno Ghassan Al Shak’a, membro del comitato esecutivo dell’OLP e sindaco di Nablus, una delle più grandi città della Cisgiordania in cui ha sede la Borsa Palestinese, e Moshe Sinai, sindaco di Rosh Haayin città nell’entroterra di Israele. Prenderanno parte all’incontro anche Paolo Ricci, portavoce delle Regioni e degli enti locali italiani nel programma di supporto alle municipalità palestinesi del MAE e Ilda Curti, assessore all’urbanistica e alle politiche di integrazione dei nuovi cittadini del Comune di Torino.

1 marzo 2013

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