Giulia Brugnolini
“In un Medio Oriente che cambia rapidamente e in cui gli Stati nazionali si indeboliscono lasciando ampie zone prive di un controllo centrale, Israele deve innalzare barriere, sempre migliori”. E’ questo il messaggio lanciato nelle ultime ore agli israeliani dal premier Benjamin Netanyahu, mentre il governo sta intensificando le linee di difesa ai confini con la Siria. Secondo Netanyahu infatti le “forze della Jihad mondiale” sono subentrate all’esercito di Bashar al Assad, aumentando il rischio di “infiltrazioni e di attacchi terroristici”.
I vecchi reticolati di confine con la Siria saranno sostituiti da una struttura più alta e resistente lunga cinquantaquattro chilometri, da terminare entro la fine del 2013. I primi quattro chilometri sono già stati costruiti in prossimità della cittadina drusa di Majdal Shams, sulle alture del Golan, occupate da Israele dal 1967 e annesse quattro anni dopo: decisione mai riconosciuta dalla comunità internazionale.
Alla riunione settimanale del consiglio dei Ministri il premier ha ricordato che la costruzione della barriera elettrificata eretta lungo il confine con il Sinai egiziano è quasi terminata.
L’opera, che si estende attualmente lungo duecentotrenta chilometri, fu pensata inizialmente per bloccare l’immigrazione clandestina dall’Africa e presentata in seguito dal governo come protezione da possibili attacchi terroristici, che si sono intensificati dallo scoppio della Primavera Araba.
Netanyahu ha anche evocato la questione dell’uso di armi chimiche da parte del regime siriano contro i ribelli, chiamando gli Stati Uniti e gli altri Paesi a prepararsi a qualsiasi scenario. Ha perciò dichiarato l’intenzione di proteggere il territorio nazionale con le “cupole di ferro” della difesa antiaerea inaugurate nella recente guerra di Gaza, che possano intercettare i razzi diretti su Israele. Pochi giorni fa i progetti di Netanyahu sono stati oggetto di forti critiche da parte dell’ex capo della sicurezza interna Yuval Diskin, dimessosi diciotto mesi fa, che lo ha accusato di essere vittima di visioni messianiche e di fuoriviare il popolo.
7 gennaio 2013