Redazione
L'Iran ha stretto un accordo con il Brasile e la Turchia per inviare il proprio uranio all'estero e ricevere l'uranio arricchito in cambio. L'Iran ha detto di aver concordato uno scambio di 1.200 kg di uranio impoverito con combustibile nucleare altamente arricchito che può essere utilizzato in un reattore per la ricerca medica. Lo scambio avverrà in Turchia, secondo quanto riportato dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano Ramin Mehmanparast. L'AIEA (Agenzia dell'ONU per l'Energia Atomica), riceverà una lettera in cui si spiega l'accordo entro la fine della settimana. Il trasferimento di uranio arricchito avrà inizio entro un mese dal ricevimento dell'approvazione dell'AIEA.
La mossa mira a calmare le preoccupazioni occidentali sul programma nucleare iraniano, ed evitare un possibile nuovo round di sanzioni da parte delle Nazioni Unite. Mahmoud Ahmadinejad, il presidente iraniano, ha firmato l'accordo lunedì dopo un incontro con il suo omologo brasiliano e il primo ministro turco. Dopo l'annuncio dell'accordo, Ahmadinejad ha sollecitato i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, così come la Germania, di rilanciare il dialogo sul programa nucleare iraniano. “In seguito alla firma dell'accordo di scambio di combustibile per il nucleare, è giunto il momento che i paesi del 5 +1 inizino i colloqui con l'Iran basati sull'onestà, la giustizia e il rispetto reciproco”, ha detto il presidente iraniano dopo la firma dell'accordo. Non è ancora chiaro però se i termini della transazione potranno soddisfare pienamente le richieste avanzate dai membri del Consiglio di Sicurezza. Turchia e Brasile si sono offerti come mediatori per risolvere l'impasse in un momento in cui le potenze mondiali stanno decidendo di imporre un quarto round di sanzioni contro l'Iran.
Luiz Inacio Lula da Silva, presidente del Brasile, in visita a Teheran, ha caldeggiato questo accordo, insieme con il premier turco Recep Tayyip Erdogan. Gli Stati Uniti e la Russia hanno espresso dubbi circa le possibilità di successo dei colloqui. Il presidente russo Dmitry Medvedev ha rilevato che il tentativo brasiliano rappresenta una “ultima possibilità” per l'Iran al fine di evitare sanzioni. Israele ha accusato immediatamente l’Iran di “manipolare” Turchia e Brasile.
All’Onu si discutono le sanzioni all'Iran.
Mentre l’Iran ha firmato l’accordo, Stati Uniti, Russia, Cina e numerosi altri paesi hanno raggiunto un accordo su una risoluzione per imporre sanzioni “forti” all'Iran, secondo quanto affermato dal segretario di Stato americano Hillary Clinton. Parlando alla Commissione Esteri del Senato, la Clinton ha detto che gli Stati Uniti hanno “lavorato a stretto contatto” con i partner internazionali - i cosiddetti 5 + 1 - su una risoluzione da presentare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. “Abbiamo forgiato un forte progetto di cooperazione con Russia e Cina”, i due paesi che fino ad oggi sono stati riluttanti nell’imporre sanzioni severe contro l'Iran per il suo programma nucleare. “Abbiamo in programma di far conoscere il progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza nella giornata di oggi”, ha proseguito il Segretario americano prima di presentare una relazione sul trattato russo-americano sulle armi nucleari, lo START.
La comunità internazionale è preoccupata dal fatto che l'Iran intenda sviluppare armi nucleari. L'Iran ha negato tale possibilità, ribadendo più volte di voler sviluppare l'energia nucleare per scopi pacifici. In particolare si pone l’attenzione sull’accordo che l’Iran ha appena concluso per l’invio di uranio a basso arricchimento in Turchia, in cambio di uranio altamente arricchito. La stessa Clinton ha affermato che non sia un “caso che l'Iran ha convenuto” lo swap di combustibile quando gli Stati Uniti si stavano preparando ad andare avanti con le sanzioni.
“Noi riconosciamo gli sforzi sinceri della Turchia e del Brasile per trovare una soluzione per quanto riguarda lo stallo tra Iran e comunità internazionale sul suo programma nucleare” ma “ci sono una serie di domande senza risposta per quanto riguarda l'annuncio proveniente da Teheran”, ha detto la Clinton al senatore John Kerry, presidente della Commissione esteri. Ma, ha concluso, il 5 + 1 “sta procedendo a mobilitare la comunità internazionale per una risoluzione di forti sanzioni che invierà un messaggio inequivocabile su cosa ci si aspetta dall'Iran”.
Ultimo aggiornamento 19/05/2010
17 maggio 2010