Ramón González de la Peña Gil 

Il ministero degli esteri israeliano ha respinto l'invito del presidente russo Dimitry Medvedev di avviare un colloquio immediato con il gruppo palestinese di Hamas. Ieri Medvedev aveva incontrato Khaled Meshaal, capo in esilio di Hamas, nella capitale siriana Damasco. Il presidente russo aveva esortato Hamas a lavorare su un accordo di riconciliazione con i rivali di Fatah, e ha affermato che nessuno dovrebbe essere escluso dal processo di pace in Medio Oriente.

Il ministero degli esteri israeliano ha risposto con una dura dichiarazione paragonando Meshaal Shamil Basayev - il leader dei ribelli ceceni uccisi dalle forze speciali russe nel 2006 - ed etichettando Hamas come “organizzazione terroristica”. “Israele è sempre stato un sostenitore della Russia nella sua lotta contro il terrorismo ceceno, e ci saremmo aspettati un trattamento simile per quanto riguarda il terrorismo di Hamas contro Israele”, riporta la nota. Il quotidiano israeliano Ha'aretz ha riferito che l'incontro Medvedev-Meshaal, è stata “una sorpresa in Israele”. La Russia è membro del Quartetto per il Medio Oriente, e da tempo sollecita un impegno immediato di Israele con Hamas. Gli altri membri del Quartetto insistono sul fatto che Hamas debba prima rinunciare al terrorismo e riconoscere lo Stato di Israele. La Russia è uno dei pochi paesi europei a mantenere i legami con il gruppo, mentre Stati Uniti e Unione europea considerano Hamas un'organizzazione terroristica. 

Medvedev ha anche esortato Meshaal a liberare Gilad Shalit, il soldato israeliano catturato da Hamas nel 2006. “Il presidente russo ha invitato a risolvere il problema del rilascio di Gilad Shalit il più presto possibile”,  ha detto Natalya Timakova, portavoce di Medvedev. Il leader di Hamas ha accusato Israele di ostacolare i negoziati per la liberazione di Shalit. Le due parti stanno negoziando da anni tramite un team tedesco di mediazione, senza mai aver raggiunto un accordo.

10 maggio 2010

Vai all'inizio della pagina