L'ambasciatore delle Filippine Libran N. Cabactulan, Presidente eletto della prossima conferenza di revisione di non proliferazione nucleare (TNP) ha esortato l'Iran a rassicurare il mondo sulle sue intenzioni nucleari pacifiche. Cabactulan, nella conferenza stampa tenuta ieri, ha affermato che il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, di cui al momento è confermata la presenza alla conferenza che si apre lunedi, deve “elaborare idee concrete e definitive” per convincere le nazioni del suo pacifico uso dell'energia nucleare.

Cabactulan ha fatto eco alle dichiarazioni del segretario generale Ban Ki-Moon che, sempre ieri, ha spiegato ai giornalisti che, se Ahmadinejad “porta con sé alcune buone proposte costruttive per la soluzione della questione nucleare iraniana sarebbe molto utile”.

Cabactulan ha visitato diversi paesi in preparazione della conferenza, tra cui Russia e Giappone, affermando di non aver potuto recarsi in Iran a causa della cenere vulcanica dell'eruzione islandese dei giorni scorsi. Ha tuttavia detto di volersi recare in Iran per “aprirsi e ascoltare, e vedere cosa si può fare, il tutto con l'idea di contribuire a un esito positivo”. La conferenza si svolge in mezzo alle preoccupazioni internazionali sul programma nucleare iraniano e agli sforzi dei paesi occidentali di imporre ulteriori sanzioni a Teheran per essersi rifiutato di fermare le attività di arricchimento dell'uranio. Mentre Teheran insiste che le sue attività sono a scopi pacifici, i paesi occidentali sono scettici e temono lo sviluppo di ordigni nucleari. 

I diplomatici temono che Ahmadinejad vorrà distogliere l'attenzione del mondo dal programma nucleare del suo paese e concentrarsi sul comportamento dei paesi occidentali quando si tratta di Israele, che si rifiuta di fare del Medio Oriente una zona denuclearizzata. 
La conferenza, che si svolge ogni cinque anni, si terrà dal 3 al 28 maggio al quartier generale delle Nazioni Unite. Vi parteciperanno più di 100 alti funzionari di Stati parti del TNP.
Cabactulan ha anche invitato i paesi a scambiare idee su come diminuire le scorte mondiali di armi nucleari, sottolineando che il convegno offre l'opportunità reale di “esplorare i limiti di ciò che è possibile” sul disarmo, la non proliferazione nucleare e l'uso pacifico dell'energia nucleare. Il forum dovrebbe servire come “un mercato delle idee”, ha detto. “Le idee migliori o le idee giuste devono prevalere”. Sulla questione dell'adesione universale al TNP, ha detto che non basta avere la firma delle parti non contraenti del patto, tra cui India, Pakistan e Israele. Paesi come gli Stati Uniti e la Russia, devono inoltre adottare ulteriori misure oltre il loro recente accordo sulle scorte, ha sottolineato. 

Se noi siamo fedeli al vero obiettivo di eliminare le armi nucleari, qualcosa di concreto deve essere fatto a questo proposito”, ha insistito. Ha detto che non può promettere un esito positivo della conferenza di quest'anno, ma ha espresso la speranza di “vedere la luce alla fine del tunnel”. Ai giornalisti ha anche dichiarato: “sappiamo tutti che il 2005 (anno Della Conferenza di revisione) è stato un fallimento riconosciuto. Non dobbiamo creare aspettative irrealistiche questa volta”.

30 aprile 2010

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