Il ministro degli Esteri, Franco Frattini: “Decine di persone, incluse milizie pro-governo hanno tentato di attaccare l’ambasciata italiana in Iran ” . “Travestiti da civili, i miliziani Basij si sono messi a lanciare pietre ed urlare morte all’Italia, morte a Berlusconi”, ha annunciato il Ministro durante un’audizione in commissione al Senato. I media iraniani hanno fatto riferimento ad una protesta, ma non hanno fatto menzione alla violenza. La tensione è in crescita a Teheran dopo che il Presidente Mahmoud Ahmadinejad è arrivato al potere l’anno scorso. Le proteste e l'attacco davanti all'Ambasciata italiana sono da mettere in relazione alla visita ufficiale della settimana scorsa del Premier italiano Silvio Berlusconi in Israele e le sue parole di sostegno che l’Italia ha offerto a Tel Aviv, oltre alla proposta di intensificare le sanzioni contro l’Iran. La compagnia italiana di energia ENI ha già annunciato che si ritirerà dall’Iran. L’Italia è il più grande partner europeo commerciale dell’Iran.
Cancellata la presenza.
L'intervento della polizia iraniana, spiega Frattini, ha "scongiurato l'assalto vero e proprio e non ci sono stati danni seri". Fonti diplomatiche italiane hanno precisato però che si è trattato di "una manifestazione ostile" e non di un tentato assalto. Episodi simili sono accaduti anche davanti alle ambasciate di Francia e Olanda. L'agenzia di stampa iraniana Fars ha riportato le accuse dei manifestanti contro il governo italiano per essersi intromesso nelle questioni interne iraniane offrendo sostegno agli oppositori della Repubblica Islamica. Il ministro Frattini ha annunciato che l’Italia ha disdetto la sua presenza alle cerimonie di giovedì in occasione del 31mo anniversario della rivoluzione di Khomeini del '79. "È in corso un contatto a livello europeo - spiega il ministro - per una posizione comune, che credo ci sarà, per dare un segnale di preoccupazione forte".
10 febbraio 2010