PARIGI- Ieri si è tenuto l’incontro diplomatico tra il Presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Durante il summit durato circa un’ora e quaranta, i due leader hanno discusso di grandi questioni internazionali, tra cui il modo di rilanciare il processo di pace in Medio Oriente.
Dopo il colloquio e' arrivato l'annuncio da una fonte del governo israeliano dei contenuti dell’incontro. La conclusione più importante riguarda i rapporti israelo-siriani: “lo Stato ebraico e' pronto a riavviare i colloqui di pace con la Siria immediatamente e senza precondizioni" ha dichiarato la fonte governativa.
“Siamo in un momento delicato in cui ognuno cerca una breccia per tentare di rilanciare il processo di pace” ha dichiarato il presidente francese esortando il leader israeliano a insistere per questa strada.
Israele e Siria sono ufficialmente in guerra dal 1948. I due paesi hanno ripreso, nel maggio 2008, i negoziati indiretti sotto gli auspici della Turchia, per raggiungere un accordo di pace.
Ma la risoluzione delle tensioni è stata interrotta durante l’operazione bellica israeliana “Piombo fuso” nel dicembre 2008-gennaio 2009, nella Striscia di Gaza controllata da Hamas.
Tuttavia, da diverse settimane Israele e Siria mostrano segnali di apertura ad una ripresa dei negoziati.
In cambio della pace, la Siria richiede la restituzione delle alture del Golan, conquistato dall’esercito israeliano nel 1967 e annesso succesivamente nel 1981.
La visita di Netanyahu è stata accompagnata dalla contestazione di circa 200 manifestanti che hanno sfilato sugli Champs Elysee.
12 novembre 2009