Angelo Valsesia
Il Ministro degli Esteri iraniano Manouchehr Mottaki sta per concludere il suo viaggio diplomatico che ha attraversato Arabia Saudita, Bahrain e Kuwait. Il viaggio si inserisce in una fervente attività diplomatica della regione – volta ad una maggiore cooperazione – nell'ottica di poter incidere nella risoluzione delle numerose problematiche regionali: dall'Iraq alla Palestina sino ai progetti nucleari dell'Iran stesso.
Lo stesso canovaccio è stato seguito nell'incontro con l'Emiro kuwaitiano Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah. Quest'ultimo ha ufficialmente ringraziato il Paese vicino per gli sforzi atti alla risoluzione delle problematiche regionali. Al centro dei colloqui anche la situazione nei territori palestinesi, con la conferma della volontà di ricostruzione della Striscia di Gaza. Il Kuwait ha già stanziato 34 milioni di dollari alla United Nations Relief Work Agency – UNRWA – in Gaza; insieme agli altri cinque Paesi del Gulf Cooperation Council – GCC –, sono previsti finanziamenti per la ricostruzione pari a circa 1,7 miliardi di dollari). Altro tema affrontato ha riguardato le sfide regionali, prima tra le altre, un Iraq politicamente più stabile, e – di comune accordo – i due paesi intravedono proprio nel rafforzamento della cooperazione (ed interdipendenza) regionale un importante fattore che potrebbe portare ad un Medio Oriente più stabile e pacificato.
Infine, Mottaki e Al-Sabah hanno concentrato le loro discussioni sul miglioramento delle relazioni economiche tra i due paesi. Il ministro degli esteri iraniano ha ritenuto opportuno evidenziare gli ottimi rapporti politici, ma sottolineando anche che i legami economici non rappresentano abbastanza quelli politici. Conseguentemente, le due autorità hanno intavolato una serie di discussioni per l'ampliamento delle transazioni commerciali bilaterali e per una migliore cooperazione d'impresa.