Emanuela Ulivi
RIYADH - Visita inattesa ieri in Arabia Saudita del ministro degli esteri iraniano Manouchehr Mottaki, che ha consegnato al re Abdallah un messaggio del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad sul rafforzamento delle relazioni bilaterali. Il colloquio ha riguardato la guerra di Gaza e il processo di pace in Medio Oriente.
L’incontro è avvenuto dopo che la settimana scorsa il re saudita Abdallah aveva riunito a Riyad il presidente della Siria Bachar el Assad, il presidente egiziano Hosny Mubarak e l'Emiro del Kuwait, Sabah al-Ahmad al-Sabah, per favorire la riconciliazione tra gli stati arabi in vista della prossima riunione della Lega araba a Doha prevista per il 29 e 30 marzo, summit durante il quale hanno discusso dell’Iran, della Palestina e del Libano.
I rapporti tra l’Arabia e la Siria (alleata dell’Iran come lo e’ il Qatar) erano diventati infatti particolarmente tesi dopo l’assassinio nel 2005 di Rafiq Hariri, il premier libanese che aveva anche la cittadinanza saudita. Le divergenze attuali riguardano invece il processo di pace in Medio Oriente e gli sforzi per consolidare il cessate il fuoco dopo l’offensiva israeliana a Gaza.
Durante l’incontro col ministro iraniano, il capo della diplomazia saudita, principe Saoud al-Fayçal, ha auspicato una maggiore concertazione riguardo alle modalità con le quali l’Iran sostiene gli Arabi.
Non poche le preoccupazioni infatti degli stati sunniti della regione, dell’Arabia in particolare, a fronte del sostegno ad Hezbollah in Libano e ad Hamas a Gaza da parte del regime sciita di Teheran, e riguardo al nucleare iraniano. Pur riconoscendo il diritto dell’Iran all’impiego del nucleare per scopi pacifici, l’Arabia all’assemblea generale dell’Onu dell’anno scorso, ha chiesto all’Iran di rispettare gli obblighi per evitare di complicare la situazione in Medio Oriente.
Al termine del colloquio di ieri, il principe Turki bin Mohammad, sottosegretario agli Esteri per gli affari politici ha ribadito come il collega iraniano, la necessita’ di rafforzare i legami tra Arabia e Iran, visto il ruolo particolarmente importante e delicato che i due Paesi rivestono nella regione, aggiungendo che l’Arabia sostiene la politica della non ingerenza negli affari interni degli altri Paesi.
16 marzo 2009