Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ha difeso il diritto del suo partito di possedere armi e di usarle a piacere nella lotta contro Israele. Nasrallah ha fatto queste affermazioni lunedì, quando ha parlato durante un rally tenutosi a Beirut, in Libano, per il primo anniversario della morte di Imad Moghaniya, un comandante di Hezbollah.
Moghaniya è stato ucciso durante un attentato a Damasco, la capitale della Siria. Hezbollah ha accusato Israele dell'attentato, ma da Tel Aviv sono arrivate smentite. Nasrallah non ha nè confermato nè smentito l'annuncio di Israele che hezbollah aveva acquistato armi dalla Siria. L'ultimo attacco da parte di Israele verso il Libano si è verificato nel luglio del 2006, quando ha risposto a un'invasione da parte del gruppo di resistenza libanese.
Il Ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha detto a un gruppo di ufficiali lunedì che l'Iran è una "minaccia esistenziale" per Israele e se otterrà le armi nucleari diventerà una minaccia per tutto il resto del mondo. Il generale Gabi Ashkenazi, capo dell'esercito, ha affermato in un report per Barak che l'Iran sarà l'obiettivo dell'addestramento militare israeliano. Il capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica Mohamed El Baradei ha scritto che il regime di non proliferazione nucleare ha perso la sua legittimità agli occhi dell'opinione pubblica araba.
Bisogna ricordare anche che Israele non ha firmato il Trattato di non proliferazione.
17 febbario 2009