Emanuela Ulivi 

Presentato ieri alla Camera di Commercio di Milano, col ministro degli Esteri Emma Bonino,  il Centro Euro Mediterraneo per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese (Euro-Med Development Center for Micro, Small and Medium Enterprises), istituito allo scopo di dare vita ad un network transnazionale a carattere pubblico-privato per lo sviluppo delle imprese dell´area euro-mediterranea. 

Si tratta di una rete di sostegno attraverso la quale, come ha sottolineato Bruno Ermolli, presidente di Promos (azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di commercio di Milano) promotrice dell’EMCD, “le micro, piccole e medie imprese potranno accedere a informazioni e analisi dettagliate e aggiornate su ogni singolo Paese dell’Area, potendo inoltre contare su servizi di assistenza nella definizione di strategie di internazionalizzazione e nell´accesso ai mercati”.

Oltre che dalla Camera di Commercio di Milano, il Centro Euro-Med per pmi è stato costituito dai ministeri degli Esteri e dello Sviluppo Economico, mentre il Gruppo Unicredit e Banca Intesa Sanpaolo hanno annunciato la loro adesione in qualità di "sostenitori". L’iniziativa si inquadra in quella "diplomazia economica" avviata dal MAE in diverse aree del mondo allo scopo di “garantire servizi e strumenti di assistenza tecnica utili alla nascita di start-up imprenditoriali innovative e sostenibili, alla creazione di impiego, alla promozione della cooperazione economica e dello sviluppo e dell'internazionalizzazione tra le due sponde del mediterraneo”.

Sono già ventuno le agenzie pubbliche e private partner del Centro Euro-Med per pmi, dislocate in dieci Paesi dell’area euromediterranea: tre sono in Marocco, cinque in Tunisia, tre in Egitto,  due in Libano,  due in Giordania,  una in Albania, due in Serbia,  una nel Montenegro,  una in Slovenia,  una a Malta. A queste si aggiungeranno quelle di Grecia, Turchia, Croazia, Macedonia, Polonia e Slovacchia, con le quali si stanno discutendo i termini degli accordi.

Sia i quarantatré Paesi dell’Unione per il Mediterraneo che la Commissione Europea e la Lega Araba hanno già accordato il loro riconoscimento a questo progetto, perché contribuisce allo sviluppo delle relazioni sociali ed economiche tra i Paesi delle due sponde del Mediterraneo che, nonostante i rivolgimenti politici degli ultimi due anni, registrano già dei segnali di ripresa.

30 ottobre 2013

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