Alessandro Bacci, Corrispondente per DAO da Damasco, Siria
La scorsa settimana la Compagnia di Telefonia saudita (STC), il più grande operatore di telefonia del Medio Oriente, ha mostrato un grande interesse nell’acquisto della licenza di telefonia mobile in Siria. A settembre la Siria ha annunciato la vendita di una terza licenza per la quale presentare offerte entro il 14 novembre 2010.
La Siria è un mercato molto attraente grazie allo scarso tasso di penetrazione (44 utenti ogni 100 abitanti) con una promettente possibilità di crescita. La Siria ha 10 milioni di utenti su una popolazione di venti milioni – oltre a 3 milioni di espatriati – che includono le carte pre-pagate, secondo dati forniti dal Ministero delle telecomunicazioni. Questi numeri fanno capire come il mercato non sia assolutamente saturo. Attualmente vi sono due operatori: la Syriatel (che detiene il 55% del mercato) e la Sudafricana MTN (45% del mercato).
Negli ultimi quattro anni le telecomunicazioni nel Golfo hanno fatto registrare un volume d’affari di circa 33 miliardi di dollari. Quando la Etisalat acquisirà il 46% dell’operatore kuwaitiano Zain per circa 11,7 miliardi di dollari, sarà costretta a venderne il 25% alla sussidiaria saudita della Zain, che è in competizione con la stessa Etisalat nel mercato saudita. La Commissione per le comunicazioni e le informazioni tecnologiche saudita, infatti, non può accettare di avere due licenze su tre controllate dallo stesso operatore, la Etisalat. Come indicato da molti operatori e analisti, l’industria delle telecomunicazioni nel Golfo dovrebbe sviluppare una crescita più strutturata e una maggiore concorrenza in tutti i mercati domestici del Medio Oriente.
La licenza siriana in vendita è un obiettivo di prima portata in una regione dove l’altra opportunità potrebbe essere il piano di privatizzazione tanto atteso in Libano. In effetti molti altri protagonisti nella regione sono rappresentati da compagnie controllate da governi, ed è quindi possibile che almeno nel medio termine nessuna di queste verrà venduta o cambierà assetto. Il 25 ottobre 2010 la STC ha sottoscritto il suo interesse per la licenza siriana tramite una lettera inviata al Ministero della tecnologia e delle comunicazioni siriano.
La STC sta fronteggiando una notevole competizione nel mercato domestico diviso tra tre operatori: oltre alla STC, la Mobily (della Etisalat) e la Zain. Per Ghassan Hasbani, CEO delle operazioni internazionali della STC, ci sono importanti sinergie da sviluppare tra il settore delle telecomunicazioni saudita e quello siriano. La STC è una compagnia integrata che fornisce le linee, il servizio internet e mobile che ha interessi in Bahrain, India, Indonesia, Kuwait, Malesia, Sud Africa e Turchia.
Nell’ultimo mese, la STC ha dichiarato che i profitti del terzo quadrimestre sono saliti del 38% per un controvalore di quasi 900 milioni di dollari, dai 640 milioni del secondo quadrimestre 2010. Il risultato è dovuto principalmente ai risultati in India. Senza dubbio il mercato mobile siriano è appetibile, e interesse per la terza licenza proviene anche dalla Etisalat, dalla kuwaitiana Zain, dalla Qtel del Qatar, dalla russa MTS e dalla turca Turkcell. Anche Vodafone e France Telecom potrebbero essere interessate pur non possedendo una competitività al pari delle altre compagnie.
31 Ottobre 2010