Alessandro Bacci, Corrispondente per DAO da Damasco, Siria 

Damasco, Siria -Lo scorso 23 settembre il governo siriano ha finalmente deciso di appaltare una terza licenza per operatore di telefonia mobile. Lo scopo del governo siriano non era soltanto di attrarre investitori siriani ma anche compagnie di telecomunicazioni internazionali che desiderano investire in un mercato non ancora del tutto sfruttato. L'Agenzia di stampa siriana (SANA) riporta che la decisione sarà definitiva in base a specifiche condizioni, tra cui la scadenza della presentazione dei documenti preliminari fissata per il 14 novembre 2010 e lo svolgimento dell'appalto attraverso un processo in tre fasi. Inoltre il governo ha deciso di modificare i contratti attuali dei due operatori in licenze, a condizione che le due imprese ripianino il loro debito con il tesoro pubblico. Un'opzione è quella di pagare la stessa somma del vincitore della terza licenza, oppure convertire il contratto in una licenza ventennale dietro pagamento di 537 milioni di dollari per ciascuna azienda. Le due compagnie, inoltre, dovranno pagare il 25% delle loro entrate annuali al governo siriano (con l'attuale contratto devono versare il 50% delle entrate).

Le aziende che parteciperanno alla gara dovranno avere almeno tre anni di esperienza nel settore e operare in almeno due paesi con 1,5 milioni di consumatori ciascuno. All'appalto, infine, potranno partecipare anche più aziende ma la compagnia statale controllerà comunque il 20% della compagnie vincitrice.
Il ministero utilizzerà i servizi della Detecon, impresa tedesca di consulenza, per organizzare i termini di riferimento per la nuova licenza e stabilire le procedure della conversione dal vecchio al nuovo contratto.
Come da indicazioni del Ministro siriano delle telecomunicazioni, Imad Sabouni, il processo sarà completato entro i prossimi sette mesi. Sulle valutazioni ci sono dati discordanti. Secondo la Detecon la Siria incasserà di più con la vendita delle licenze di ciò che al momento ottiene dalle due compagnie. Un'analisi della rivista economica siriana Siria Report,invece, ha calcolato che con i vecchi contratti il governo avrebbe incassato il doppio di quanto andrà ad ottenere rinegoziando i contratti.

Dalle indiscrezioni vi sarebbero almeno tre compagnie interessate alla nuova licenza: la Telecom saudita, l'Etisalat (Emirati Arabi) e la turca Turkcell (che in passato avrebbe valutato l'acquisto della Syriatel). Durante l'estate anche la kuwaitiana Zain sarebbe stata interessata all'entrata nel mercato siriano. "Zain sta aspettando che il governo siriano, dopo l'annuncio dell'asta per un terzo operatore di telefonia mobile, determini i termini e le condizioni richieste per parteciparvi", aveva annunciato il quotidiano kuwaitiano Al-Rai citando fonti della compagnia di Kuwait City.

Ma all'inizio di settembre, la Zain aveva abbandonato i suoi propositi in Siria per i rischi che l'operazione implicava. Vincere la gara avrebbe significato compromettere i bilanci almeno per i tre anni iniziali di attività nel paese. Inoltre l'Etisalat ha presentato un'offerta di acquisto di una parte della Zain (tra i 10,5 e i 12 miliardi di dollari) allo scopo di creare il più grande operatore di telefonia del Medio Oriente. Un'altra compagnia che avrebbe manifestato il suo interesse è l'egiziana Orascom, frenata però dalla sua passata esperienza in Siria. La Orascom, infatti, è stata partner di Ramy Makhlouf, proprietario della Syriatel e cugino del presidente siriano Al Assad, dal 2001 al 2003, quando l'accordo fu interrotto con pesanti strascichi. Ma il mercato siriano resta appetibile. Secondo l'Unione internazionale delle telecomunicazioni, la Siria registra soltanto 44 utenti ogni 100 abitanti, un dato migliore solamente di quello di Sudan, Libano e Yemen. Con una popolazione di circa 20 milioni, oltre a 3 milioni di espatriati, la Siria ha 10,4 milioni di sottoscrittori, comprendenti le carte pre-pagate, secondo fonti del ministero. In altre parole, il mercato non è saturo. Dunque, l'aggiunta di un terzo operatore potrebbe incrementare il livello di competizione aggiungendo qualità a prezzi ridotti. Da più parti l'entrata di un terzo operatore è salutata con entusiasmo, proprio per la capacità di aggiungere concorrenza al servizio controllato da Syriatel e MTN.

29 settembre 2010

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