Ieri la “Legatum Institute” , ha pubblicato la prosperity index, una classifica dei 104 paesi sulla base del loro stato di prosperità. Un indice che coniuga crescita economica, benessere sociale e qualità della vita.

Gli Emirati Arabi Uniti si classificano al 47esimo posto per il secondo anno consecutivo, aggiudicandosi così il primato dell’unico paese arabo nella top 50.

Guardando la classifica vediamo che gli Emirati Arabi godono di una discreta posizione. Più indietro Paesi come l’Arabia Saudita (81) l’Egitto (88), l’Iran (94) l’Algeria(96) e lo Yemen (102).
  
L'indice Prosperità individua nove fattori chiave che contribuiscono alla crescita economica e al benessere sociale, come la libertà personale, il benessere individuale, la qualità di governo e la salute. Ciascuno di questi nove fattori è rappresentato in un sub-indice e infine il prosperity index è dato dalla medie ponderata di queste 9 categorie.

"Il Legatum Prosperity Index è l’unico indice al mondo in grado di fornire una  valutazione globale della ricchezza e del benessere di cui gode un determinato paese", ha dichiarato il dottor William Inboden, Vice presidente dell'Istituto Legatum. "Se molti paesi arabi si stanno muovendo verso le riforme, l'indice della prosperità dimostra che quest’area deve ancora affrontare notevoli sfide a livello di sviluppo del suo potenziale economico, nonché migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini", ha continuato. "Ci sono alcuni risultati lodevoli, come le alte posizione di Emirati Arabi Uniti (18) e Kuwait (24) classificati in base alla sicurezza e alla protezione. Ma per raggiungere i traguardi e le posizioni  del resto del mondo, gran parte dei paesi arabi si devono concentrare sul miglioramento economico, governativo, e di benessere sociale" ha concluso il dottor Inboden. 

I principali risultati del 2009 Legatum Prosperity Index vedono la Finlandia in cima alla classifica, seguiti da Svizzera, Svezia, e Danimarca, gli Stati Uniti e il Regno Unito. 

Mentre gli EAU guadagnano posizioni nei settori quali salute (29) e sicurezza (18), perdono sul piano delle istituzioni democratiche (98) e del capitale sociale (77). 

L'Iran va male su tutti i fronti, ed è vicino al fondo classifica sia sulla base dei criteri del buon governo(102) che della libertà personale (101). 

L’Egitto è molto indietro rispetto alle medie mondiali, essendo a fondo classifica per libertà personale (95) e capitale sociale (100). 

Nonostante la sua enorme ricchezza petrolifera, l’Arabia Saudita si posiziona quasi in fondo alla graduatoria (81) ed è carente in termini di innovazione e imprenditorialità (81), di istituzioni democratiche (101), e di libertà personale (98). 

Lo Yemen si trova al 102esimo posto, continua ad arrancare nell’affrontare importanti sfide: a dimostrarlo la sua bassa posizione sia a livello generale che nelle specifiche categorie.

28 ottobre 2009

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