Alessandro Vanni 

RIYADH – Arabia Saudita, Qatar, Bahrein e Kuwait hanno firmato ieri, durante una cerimonia svoltasi nella capitale saudita, l'accordo per la creazione di un Consiglio Monetario, organismo che preparerà i quattro stati firmatari all’adozione della moneta unica del Golfo. Il debutto della nuova divisa è previsto per gennaio 2010, anche se vari analisti prevedono il 2013 come data realistica per la piena entrata in vigore. Dell’accordo non fanno parte l’Oman (che già nel 2006 aveva dichiarato la sua intenzione di non partecipare)  e gli Emirati Arabi Uniti, che il mese scorso avevano annunciato la loro assenza, in segno di protesta per la decisione del Consiglio di Cooperazione del Golfo di stabilire la sede della Banca centrale a Riyadh. Gli Emirati avanzavano la pretesa di ospitare la sede ad Abu Dhabi per una serie di motivi: in primo luogo rappresentare la seconda economia della regione del Golfo, godere di un clima finanziario riconosciuto a livello internazionale, e non avere sul suo territorio nessuna istituzione del Consiglio di Cooperazione.

Il Consiglio di Cooperazione del Golfo, organizzazione internazionale regionale nata nel 1981 su impulso dell’Arabia Saudita e comprende anche Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, e Emirati Arabi Uniti. L’organizzazione ha per scopo l’instaurazione nel Golfo di un mercato comune, nonchè la stabilità economica e finanziaria dei membri. L’accordo Economico Unificato fu firmato l’11 novembre 1981 a Riyadh e dal 1 dicembre dello stesso anno i paesi membri aprirono le loro frontiere economiche ai beni prodotti dentro la regione.

La Khaleeji (in arabo خليجي) è la moneta unica proposta dai membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Il termine Khaleeji in arabo significa “del golfo” ed è tradizionalmente associato con gli stati arabi del Golfo Persico. Come detto, ufficialmente il debutto della moneta, prevista per gennaio del 2010, mantiene la sua validità, ma non pochi analisti economici prevedono che la sua adozione verrà posticipata. In alcuni casi avanzano addirittura ipotesi poco ottimistiche di slittamento al 2013.

10 giugno 2009

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