Silvia Campillo Ruiz 

L'indice della borsa Tadawul del mercato arabo la settimana scorsa si è chiuso con un rialzo del 20%, dopo la caduta del 56,5% nel 2008. I paesi produttori di petrolio del Golfo Persico si stanno avvicinando al livello di inversione dei paesi stranieri e cercano il modo per investire le loro nuove ricchezze. Il fatto che il nuovo prezzo del petrolio, che si è stabilizzato sopra i 50 dollari al barile, significa che le economie dei paesi del Medio Oriente probabilmente usciranno dalla crisi prima del resto del mondo. L'Arabia Saudita, che ha l'economia più florida del mondo arabo ed è il principale esportatore di petrolio al mondo, ha risvegliato l'interesse degli investitori, proponendo di comprare la KKK & Co.

Il Qatar e Abu Dhabi sono ritornati sul mercato internazionale. Gli esportatori di petrolio del Golfo hanno trovato un alto benefit finanziario e adesso hanno cominciato a rimettere a posto le cose, secondo quanto ha affermato Ibrahim Dabdoub, responsabile esecutivo della Banca Nazionale del Kuwait, durante il Foro Economico Mondiale in Giordania. "Il prezzo del petrolio sta aumentando e la fiducia sta tornando. Le cose vanno per la strada giusta", dice Mohammed al-Shihi, Ministro dell'Economia degli Emirati Arabi Uniti.

27 maggio 2009

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