Emanuela Ulivi
Ancora più stretta la collaborazione tra la NATO e il Kuwait con la firma, il 29 febbraio scorso, del Trattato di Transito col quale si consente il passaggio dall’emirato del personale NATO e delle forniture militari che andranno a irrobustire il sostegno logistico alla missione Resolute Support in Afghanistan e, in futuro, ad altre missioni di sicurezza internazionale.
L’accordo - il primo del genere firmato dalla NATO nel Golfo - è stato sottoscritto dal segretario generale Jens Stoltenberg, alla sua prima visita ufficiale in Kuwait, e dal primo vice premier kuwaitiano, nonché ministro degli esteri, Sheikh Sabah Khaled Al-Sabah, che lo ha definito una “pietra angolare” nei rapporti tra le due parti mentre rafforza le capacità del Kuwait di far fronte alle minacce alla sicurezza nella regione.
Relazioni sempre più solide dunque tra la NATO e quello che il segretario Stoltenberg ha identificato come “partner ideale” nel contrastare le sfide comuni alla sicurezza. Esprimendosi proprio nella sede di quello che, una volta ultimato, si prevede verso fine anno, sarà il Centro Regionale della NATO-Kuwait Istanbul Cooperation Initiative e costituirà la prima presenza permanente dell’Alleanza Atlantica nel Golfo, Stoltenberg ha evidenziato l’impegno dell’emirato e la sua lungimiranza nell’avvicinare ancora di più la NATO alla regione del Golfo. Il Centro sarà infatti un hub di cooperazione concreta col Kuwait e con gli altri partner dell’ICI, così come con l’Arabia saudita e l’Oman, estesa ad ambiti quali le analisi strategiche, la pianificazione delle emergenze civili, la cooperazione a livello militare e diplomatico.
Il Kuwait ha aderito per primo all’ICI - seguito dal Bahrein, dagli Emirati Arabi Uniti, e dal Qatar- lanciata nel 2004 dalla NATO allo scopo di aiutare i paesi della regione a sviluppare le proprie capacità militari nella lotta contro il terrorismo e la proliferazione delle armi di distruzione di massa. Nei dodici anni seguenti, il Kuwait e la NATO hanno poi lavorato insieme in diverse occasioni, dallo scambio di expertise all’addestramento del personale, alla sicurezza, alla cooperazione civile e militare; il Kuwait ha partecipato a più di 90 corsi di addestramento, laboratori e conferenze organizzate dalla NATO, la prima delle quali ospitata dal Kuwait nel 2006.
Il contact point della NATO in Kuwait della Istanbul Cooperation Initiative per il biennio 2015-2016 è l’ambasciata italiana, con a capo della missione l’ambasciatore Giuseppe Scognamiglio, ruolo che nel biennio precedente era stato ricoperto dalla rappresentanza diplomatica del Canada nell’emirato.
Nell’occasione della firma del Trattato, il primo vice premier Sheikh Sabah Al-Khaled ha a sua volta avuto modo di sottolineare la soddisfazione del Kuwait nell’ospitare il Centro regionale dell’ICI che, oltre ad essere espressione concreta della collaborazione tra la NATO e il Kuwait, rappresenta il punto centrale delle attività dell’Alleanza nella regione. La NATO, ha fatto sapere Stoltenberg, sta lavorando alla prevenzione delle crisi incrementando le potenzialità dei singoli paesi come ha fatto in Afghanistan, dove sono state rafforzate le competenze delle forze afghane contro il terrorismo e l’estremismo, o in Giordania e in Tunisia, mentre a breve inizierà l’addestramento di ufficiali iracheni per contribuire a stroncare gruppi terroristici come l’Esercito Islamico.
Nei vari incontri con l’Emiro del Kuwait, S.A. Sheikh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, col Primo Ministro S.E. Sheikh Jaber Mubarak Al-Hamad Al-Sabah e con il presidente dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Kuwait, S.E. Sheikh Thamer Ali Al-Sabah, il segretario generale Jens Stoltenberg ha potuto anche riaffermare quanto la sicurezza del Golfo sia strettamente legata alla sicurezza dell’Alleanza atlantica, reiterando la necessità di intensificare gli sforzi di fronte alle minacce regionali e globali. Stoltenberg ha inoltre elogiato il ruolo attivo esercitato dal Kuwait nel promuovere la stabilità nella regione e nel sostegno alla coalizione internazionale che combatte contro l’Esercito Islamico. Nondimeno ha voluto ricordare la leadership del Kuwait nel rispondere alle emergenze umanitarie, come la crisi dei profughi in Siria. “In un mondo sempre più pericoloso – ha affermato il segretario - la NATO e il Kuwait condividono lo stesso obiettivo: la salvaguardia della pace. Per questo è importante che cooperiamo sempre più strettamente negli anni a venire”.
(foto dal sito della NATO)
4 marzo 2016