Dall'inviato Alessandro Vanni 

KUWAIT CITY - Ore frenetiche per il Primo Ministro uscente e reincaricato Sheikh Jaber Mubarak Al Sabah, che sta definendo la lista dei ministri da sottoporre all'Emiro Sheikh Sabah Ahmed Al Sabah. Nella giornata di ieri il capo dell’esecutivo ha infatti incontrato alcune personalità politiche di primo piano per eventuali incarichi di governo, dopo aver consultato, come prevede la Costituzione, gli esponenti dei movimenti politici - in assenza di partiti - rappresentati in Parlamento.

Ma alcuni parlamentari islamisti hanno già espresso il loro parere contrario alla ventilata nomina di determinati ministri, contrariamente a quanto annunciato all'indomani delle elezioni quando avevano dichiarato che non avrebbero posto alcuna riserva pregiudiziale. Il Blocco di Azione popolare ha anticipato di non gradire la riconferma del Ministro delle finanze Mustafa Al Shamali, che risulta invece tra i più accreditati all'incarico, mentre  sarebbe d'accordo nel caso di un reincarico al Ministro degli Affari pubblici e degli Affari municipali Fadhel Safar.

Il gruppo dei deputati sciiti, passato da 7 a 5 rappresentanti - tra i quali figura Faisal Al Duwaisan, già eletto nel 2009 e che ha ottenuto ora il maggior numero di voti nella sua circoscrizione - oltre a sostenere gli ex ministri Al Shamali e Safar, auspica che almeno un ministero sia guidato da una donna. In questa tornata elettorale, nessuna delle ventitrè candidate è riuscita ad ottenere un seggio e una delle parlamentari uscenti, Massouma Al Mubarak, che nelle scorse elezioni era arrivata prima nella sua circoscrizione, ha dovuto lottare fino all'ultimo voto per vedersi poi scavalcata da Ammar Al Ajmi. E da Mohammad Al Juwaihel, il candidato salito agli onori della cronaca in campagna elettorale per aver ripetutamente offeso alcuni membri della tribù Al Mutair. Non solo la sua tenda elettorale è stata bruciata alla vigilia dello scrutinio, ma un gruppo di elettori ha anche annunciato che ricorrerà in appello contro la sua elezione.

Da più parti si chiede al Primo Ministro di nominare nuove figure per far ripartire il programma di sviluppo del paese, evitando di assegnare, come di consueto, i ministeri chiave ai membri della famiglia reale che solitamente detengono i dicasteri del petrolio, degli interni, degli esteri e della difesa.

Una volta insediato, il Parlamento dovrà esprimere il suo portavoce. La competizione è in corso. Ahmad Al Saadoun, settantottenne, già speaker dell'Assemblea Nazionale dal 1985 al 1999, sembra al momento il favorito, anche se dovrà vedersela con un altro candidato, Mohammad Al Saqr, rimasto l'unica alternativa dopo il ritiro, annunciato due giorni fa, di Ali Al Rashed.

9 Febbraio 2012

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