Pierandrea Vanni
Firenze - Con l'inaugurazione nella prestigiosa sede dell'Istituto Geografico Militare di Firenze ha trovato attuazione un progetto al quale l'Associazione Italia-Kuwait tiene in maniera particolare e che ha richiesto un notevole impegno organizzativo. La grande partecipazione di pubblico, superiore ad ogni previsione, la presenza di una qualificata delegazione guidata dal direttore generale dell'agenzia Kuna, che è anche vice ministro dell'informazione, arrivata appositamente da Kuwait City, la preziosa collaborazione dell'Istituto e il generale riconoscimento dell'importanza dell'iniziativa, rappresentano tutti motivi di grande soddisfazione. Non a caso abbiamo già richieste di portare la mostra in altre città, ad iniziare da Grosseto, Lucca e San Miniato.
Peccato che un evento così significativo sia sfuggito al TG3 regionale (non è sfuggito fortunatamente a televisioni private come Italia 7 e Rtv 38), forse distratto dalle tante degustazioni enogastronomiche alle quali assicura, giustamente, molto spazio.
Fra i motivi di soddisfazione c'è anche quello di aver ovviato all'imprevista mancanza del catalogo della mostra che, a quanto ci era stato annunciato da ambienti dell'agenzia Kuna, avrebbe dovuto essere sponsorizzato dalla Kuwait Petroleum Italia, sponsorizzazione poi venuta meno. La cosa non ci sorprende anche se non ci riguarda direttamente.
Durante l'invasione del Kuwait, l'Associazione realizzò un foglio di informazione e si impegnò per la sua diffusione. Fu chiesto alla Kuwait Petroleum Italia di poterlo distribuire tramite la rete dei punti vendita di carburante che possedeva, e possiede, nel nostro Paese e la risposta fu negativa. Un no molto significativo.
Alcuni anni fa, quando il governo del Kuwait con un gesto di grande amicizia, volle far restaurare a proprie spese un monumento di Firenze (il Comune scelse la statua equestre di Ferdinando I dei Medici in piazza Santissima Annunziata), d'intesa con l'assessorato alla cultura di Palazzo Vecchio chiedemmo una sponsorizzazione per poter restaurare anche le fontane della piazza. La risposta fu negativa.
Adesso l'episodio del catalogo della mostra, con la precisazione che non era stata l'Associazione ad interpellare la Kuwait Petroleum.
Non sappiamo perchè la sponsorizzazione non c'è stata e nemmeno ci interessa saperlo. Per chi si impegna da venti anni per la causa kuwaitiana, con mezzi limitati ma sempre con grande entusiasmo, è motivo di orgoglio aver sopperito con le nostre forze realizzando, oltre all'allestimento della mostra, anche la brochure illustrativa. Necessariamente più semplice e meno impegnativa rispetto ad un catalogo che avrebbe dovuto portare un marchio prestigioso, ma per noi ha un valore aggiunto: ce la siamo fatti da soli e ci è risparmiato di dover ringraziare chi non merita nessun ringraziamento.
9 ottobre 2009