Silvia Campillo Ruiz 

KUWAIT CITY - Le autorità dello Stato del Kuwait hanno reiterato la richiesta nei confronti dell'Iraq del pagamento di un debito di 25 miliardi di euro, così come fissato dalle Nazioni Unite, a titolo di riparazione per l'invasione e per i danni provocati durante la guerra del 1990-1991. Il capo dell'Autorità Pubblica del Kuwait per la Compensazione, Khaled al-Mudhaf, ha ricordato a Baghdad che l'entità di tale risarcimento, commisurato dall'ONU, non è stato ancora versato e che l'azione irachena ha scatenato la Guerra del Golfo. Come parte delle sanzioni imposte dall'Organizzazione, il governo iracheno è obbligato a corrispondere al Kuwait il 5% delle entrate provenienti dalle esportazioni petrolifere, versandole su un fondo creato appositamente dal Consiglio di Sicurezza per riparare i danni commessi durante i sette mesi di permanenza nell'emirato. Ma su quel fondo non è mai arrivato nessun tipo di risarcimento, nonostante le continue richieste kuwaitiane. Del resto l'Iraq non è in debito soltanto con il vicino Kuwait. Dopo la caduta di Saddam Hussein, infatti, l'Iraq ha già fatto appello a numerosi altri paesi affinchè rinuncino ai loro crediti.

30 aprile 2009

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