Emanuela Ulivi
A tre anni dall'attentato dell’Isis del 18 marzo 2015 in cui furono uccise 22 persone, tra le quali quattro italiani, è stata inaugurata ieri al Museo del Bardo di Tunisi la mostra Antichità d'Africa alla Galleria degli Uffizi. Giovanni Pagni, medico e archeologo pisano nella Tunisia del XVII secolo, aperta fino al 30 settembre. L’esposizione nel museo che possiede la più ricca collezione al mondo di mosaici romani, propone ventiquattro pezzi tra epigrafi, stele votive e stele funerarie provenienti dalle collezioni e dai depositi degli Uffizi e del Museo Archeologico di Firenze, che attestano la presenza romana e preromana nell’Africa settentrionale. Furono raccolti nel seicento in Tunisia dal medico e archeologo, professore dell'Università di Pisa, Giovanni Pagni, il cui ritratto nell’occasione ha lasciato la Sala dei Mappamondi di Palazzo alla Giornata, sede del rettorato dell'Ateneo pisano, alla volta di Tunisi. Pagni, recatosi in Tunisia nel 1666, oltre a studiare le rovine di Cartagine, fu per un anno al servizio del Bey Murad II che in segno di riconoscenza per averlo guarito gli fece dono di diversi reperti di valore. Parte della collezione del cardinal Leopoldo de' Medici, alla sua morte, nel 1675, questi reperti entrarono nelle collezioni degli Uffizi, rappresentando una delle prime testimonianze in Europa dell’Africa in epoca romana.
Curata da Fabrizio Paolucci, la mostra del Bardo, concretizzata dopo il viaggio in Tunisia l’anno scorso della vice presidente della Regione Toscana Monica Barni, è promossa dalla Regione, che l’ha interamente finanziata, in collaborazione con il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata italiana, l’Istituto Italiano di Cultura a Tunisi, i musei degli Uffizi e del Bardo.
L’iniziativa ha diversi significati ma iscrive anche Firenze in un progetto mediterraneo di vasta portata. Le città di Tunisi e Firenze hanno da tempo rafforzato i loro legami. Entrambe hanno vissuto un attacco al patrimonio artistico, la prima ad opera dell’Isis, la seconda per mano della mafia nel 1993; a Firenze è stato inaugurato Largo Tunisi alla presenza del sindaco Seifallah Lasram, a Tunisi la strada in cui ha sede l’ambasciata italiana è stata battezzata Rue de Florence. Un patto di cooperazione firmato dal sindaco Nardella il 13 gennaio 2016 col primo cittadino di Tunisi prevede una serie di progetti, in particolare nell'ambito della produzione culturale e nella valorizzazione museale, tanto che tutti coloro che possiedono un biglietto del museo del Bardo avranno accesso gratuito ai Musei Civici Fiorentini. A questo gemellaggio culturale vanno aggiunte le iniziative che dal 2011 impegnano la Regione Toscana a tutto campo nel rafforzamento delle istituzioni e del tessuto economico.
Dopo la cerimonia di inaugurazione della mostra, il quartetto Taag si è esibito eseguendo lo Stabat Mater di Luigi Boccherini, nella prima versione del 1781, primo atto della collaborazione tra la Scuola di Musica di Fiesole e l'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, che hanno stipulato un accordo “per favorire gli scambi culturali nell'area mediterranea con la condivisione delle conoscenze artistiche e delle più aggiornate metodologie didattiche in campo musicale”, e si realizzerà attraverso concerti e workshop per lo scambio e la valorizzazione delle rispettive competenze.
Queste manifestazioni e collaborazioni tra le istituzioni culturali fiorentine e toscane con la Tunisia si inseriscono a loro volta nel più vasto programma culturale Italia Culture, Mediterraneo all’insegna della cooperazione, formazione e co-produzione, che il MAECI realizzerà quest'anno nei Paesi dell'area del Medio Oriente, del Nord Africa e del Golfo. E che anche in Tunisia punta su una forte collaborazione tra le più importanti realtà culturali italiane e quelle locali per consolidare il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo. La cooperazione riguarderà anche il cinema, col coinvolgimento della neonata Cineteca nazionale tunisina; numerose le iniziative nel settore del teatro e della danza per valorizzare, attraverso masterclass e formazione, le migliori energie e creatività locali. Il 4 marzo all'Acropolium di Cartagine Eugenio Bennato ha iniziato il suo tour internazionale Da che sud è sud e Vinicio Capossela è atteso a giugno al Jazz à Carthage, ma sono previste anche altre partecipazioni ad altri eventi musicali in Tunisia. Per la poesia, Davide Rondoni sarà presente al Festival Internazionale di Sidi Bou Said, per la fotografia, è prevista la mostra Volti d’italia a cura dell’italo-britannico Julian Hargreaves. In tutto, oltre 50 appuntamenti, compresi la Giornata del Design, la Settimana della Lingua e quella della Cucina, di un programma che si concluderà a dicembre con lo spettacolo di danza contemporanea Didone ed Enea della compagnia Oplas.
19 marzo 2018