Donatella Mercanti 

La casa editrice E/O (Est/Ovest), guidata e fondata da Sandro Ferri a Roma, nel 1975, ha come scopo quello di creare un ponte culturale tra l’Occidente e l’Oriente,  quello di farsi voce originale per i nuovi scrittori, nuova via per collegare saperi e conoscenza, visioni della vita, è una finestra su più mondi. Un’intuizione di successo che nel 2005 viene esportata in America, a New York, dove nasce una nuova filiale, Europa Editions, il fine è aprirsi al mondo letterario europeo e americano. 

E’ anche crescente il desiderio, in Italia, di far conoscere gli autori italiani  nel mondo arabo e quelli arabi in Italia. L’editoria italiana sente di dover colmare questa lacuna, il mondo arabo è vicino a noi, con i suoi travagli, le sue rivoluzioni e i suoi desideri di libertà, pone domande, guarda sempre di  più all’Europa e all’Occidente come mete di civiltà, e c’è una forte richiesta da parte di questi paesi, che devono confrontarsi con le limitazioni imposte dalla censura,  di tradurre in lingua araba scrittori classici come Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, ma anche  maestri contemporanei.

Spesso, però, gli autori italiani vengono tradotti in medio oriente basandosi su versioni inglesi o francesi delle opere italiane e non sui testi originali italiani e ciò impoverisce il risultato ultimo. E’ per rispondere a questa esigenza che nel 2007, sempre guidata da Sandro Ferri, nasce ancora a Roma una collana di Europa Editions, Sharq/Gharb (in italiano Est/Ovest), che si specializza nel mondo arabo, ed è tutt’ora la prima casa editrice italiana che pubblica in arabo. 

Barbara Ferri, figlia di Sandro Ferri, ci spiega l’attività di Sharq/Gharb, la sua fisionomia. “L’Avventura editoriale di Sharq/Gharb, si è aperta con la traduzione in arabo de I Giorni dell’Abbandono di Elena Ferrante, ma al centro della produzione di Sharq/Gharb non ci sono solo le traduzioni dall’italiano, la nostra piccola casa editrice punta a portare nel mondo arabo il meglio della letteratura europea”, ci viene spiegato. 

“Stiamo lavorando in coedizione con case editrici egiziane e libanesi, Sharq/Gharb si occupa della traduzione in arabo e dall’arabo, le case editrici arabe della stampa e della distribuzione. Ultimamente, nostro, importante, progetto è un accordo stipulato con la Fondazione Kalima di Abu Dabi che si offre di finanziare, supportare economicamente, le case editrici che traducono testi in lingua araba. Stanno per essere dati alla stampa, in arabo, due romanzi contemporanei: La Figlia oscura di Elena Ferrante e Ladro di merendine di Camilleri. Sharq/Gharb pone un’attenzione speciale al panorama letterario contemporaneo, ma risponde anche alla richiesta di tradurre classici. Lavoriamo molto con Egitto e Libano, a volte con Algeria e Tunisia, i tempi per ultimare la stampa dei testi possono essere dilatati, ma i risultati sono stimolanti e molto interessanti. Il mercato dei testi letterari tradotti in arabo e dall’arabo da Sharq/Gharb vuole trovare una vetrina anche nelle principali città italiane ed europee, oltre che colloquiare con il mondo arabo. Questa giovane collana Sharq/Gharb è un’occasione anche per far conoscere in Europa nuovi e validi scrittori del mondo mediorientale.

28 febbraio 2014
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