Due anni dopo il suicidio di Amina Filali, la ragazza sedicenne costretta a sposare il suo stupratore, il Parlamento marocchino ha approvato all'unanimità l’emendamento dell’articolo del Codice penale che prevedeva che gli stupratori potessero evitare di essere condannati se avessero sposato le loro vittime. 

La modifica dell'articolo, proposta dal governo aveva ottenuto il voto favorevole della camera dei consiglieri già nel 2013. 

Viva soddisfazione è stata espressa dalle ONG e dalle istituzioni internazionali, anche se la strada è ancora lunga: si calcola infatti che alla fine del 2012, 6 milione di donne marocchine – su una popolazione di 34 milioni di abitanti- fossero vittime di violenza, consumata in oltre la metà dei casi in ambito coniugale.

23 gennaio 2014

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