Jacopo Salvadori
BRUXELLES-Più di 70 i film prodotti in 20 paesi del Mediterraneo. Parte nel segno della diversità la 13a edizione del Brussels Mediterranean Film Festival, rassegna cinematografica internazionale, ospitata dal centro culturale Botanique di Bruxelles, che inizierà oggi e si concluderà giovedì 12 dicembre. La serata d'apertura è affidata a “Only in New York” del regista giordano Ghazi Albuliwi, film vincitore del premio del pubblico al 35° Festival Internazionale del Cinema di Montepellier. La rassegna cinematografica è stata organizzata dalla Commission Communitaire Française, ente a difesa della comunità francofona in Belgio, e dall' asbl Cinémamed, in collaborazione con Rachide Mandrane, ministro della cultura belga.
La rassegna proporrà fino al 12 dicembre, tra fiction, lungometraggi e corti, le produzioni più recenti dai paesi del Mediterraneo. Tra questi, l' "Esercito della salvezza" del regista marocchino Abdellah Taia, "When I Saw You" della palestinese Annemarie Jacir, "Rock the Casbah" dell'israeliano Yariv Horowitz e “Viva la libertà” di Roberto Andò, l'unico film italiano in gara, tratto dall'omonimo libro del regista e vincitore nel 2013 di due David di Donatello, di un Nastro d'Argento e tre Ciak d'Oro, che sarà proiettato domani sera. Per le pellicole in gara saranno messi in palio due premi in denaro, del valore di 8.000 Euro, il “Grand Prix”, e di 5.000 Euro, il Premio CineEuropa.
Oltre a “Viva la libertà” di Roberto Andò, saranno proiettati altri tre film italiani fuori gara. Il primo è “In utero Srebenica” di Giuseppe Carrieri, un documentario che racconta a distanza di quasi vent'anni il massacro di più di ottomila musulmani bosniaci nella zona di Srebenica, in Bosnia-Erzegovina, ad opera delle truppe serbo-bosniache del generale Mladic, che sarà proiettato domani sera. Sabato vedremo “Il volto di un altra” di Pappi Corsicato, una commedia satirica sul mondo della televisione e sui suoi retroscena, mentre mercoledì 11 dicembre sarà la volta di “Acqua Fuori dal Ring” del registra statunitense Joel Stangle, la storia del dramma di due pugili, uno italiano, l'altro africano, che vivono nella periferia di Catania e lottano per guadagnarsi una vita migliore.
5 dicembre 2013