Giulia Brugnolini 

Niente più bevande alcoliche nei menù, le hostess con gonne di quindici centimetri sotto il ginocchio e cappellini che sembrano la versione femminile dei fez , i copricapo di lana ottomani aboliti da Ataturk un secolo fa. Le nuove disposizioni in fatto di costume della Turkish Airlines hanno fatto indignare Kemal Kilicadroglu, capo del Partito del Popolo Repubblicano, all’opposizione, che ha fatto approdare la questione in Parlamento. Il sospetto è che la compagnia di bandiera abbia ricevuto ordini direttamente dal premier Recep Tayyip Erdogan, leader del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo di stampo islamico-conservatore, che dal suo insediamento nel 2002 ha messo in atto un’opera di islamizzazione del paese: il velo è tornato nelle università, la legge sull’aborto è stata modificata in senso più restrittivo, nuove moschee sono in costruzione.

Le foto delle nuove divise delle hostess, disegnate da Dilek Hanif, il famoso stilista turco che ha vestito le attrici statunitensi Jane Fonda e Sophia Bush, hanno già iniziato a circolare sul web, scatenando i primi commenti degli addetti del settore: lo stilista Vural Gokcayli, considerato il rappresentante della moda turca nel mondo, ha dichiarato che “le divise della compagnia di bandiera dovrebbero dare l’immagine della Turchia, ma la Turchia non e' così. Queste sembrano le linee aeree del Kuwait o dell’Arabia Saudita”.

La Turkish Airlines ha ribattuto dicendo che le attuali divise non sono definitive e che sono già disponibili altre opzioni. Sull’altrettanto delicata questione della cancellazione delle bevande alcoliche dai menù - in vigore da ora in poi su tutte le linee eccetto quelle fra Ankara, Istanbul e Smirne e verso i tre paradisi turistici di Antalya, Bodrum e Dalaman - la compagnia ha precisato che la motivazione è la scarsa domanda. “ Una compagnia che si presenta come marchio mondiale e come la migliore in Europa - ha replicato lo studioso e deputato del gruppo indipendente di sinistra Oran Baskin - non può rifiutare la richiesta di alcol neanche di un solo passeggero''.

Le minigonne non sono però sparite solo a bordo degli aerei, ma anche in molte cittadine della Turchia di Erdogan, sempre più lontana da quella sognata da Ataturk che si proponeva come ponte tra Oriente e Occidente. 

15 febbraio 2013

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