Donatella Mercanti 

La Regione Toscana ha dato vita a nuovi, importanti, progetti per la Cooperazione Sanitaria Internazionale, individuando indirizzi operativi, obiettivi prioritari per tutelare il diritto alla Salute Globale. Il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale, programmato per gli anni 2012-2015,  intende potenziare la ricerca scientifica, lo sviluppo in ambito sanitario, e prevede di istituire presso l’AOU Meyer una struttura di coordinamento regionale sui temi della salute globale. E’ nato da poco, in Ottobre 2012,  Il Centro di Salute Globale, voluto dalla Regione Toscana. Il suo cuore operativo sarà all’Ospedale Meyer, a cui afferisce organizzativamente,  la Dott. ssa Nicole Mascia ne coordina la segreteria scientifico organizzativa, curando gli aspetti relativi alla comunicazione.

“Il focus tematico, su cui concentra l’attenzione il Centro di Salute Globale, sono gli effetti della globalizzazione sulla salute”, ci spiega la Dott. ssa Nicole Mascia. “E’ un dovere della comunità scientifica affrontare i temi dell’equità, dello sviluppo sostenibile, della difesa della dignità e della vita degli uomini, il diritto alla salute non è, purtroppo, garantito ovunque. Dobbiamo contribuire a diffondere la consapevolezza delle disuguaglianze presenti nelle varie aree geografiche, dal Mediterraneo al resto del mondo, delle cause che le hanno prodotte, dei meccanismi che le alimentano e che le aggravano, per poter poi intervenire con aiuti adeguati”, continua a spiegare Nicole Mascia, riferendosi ad alcuni punti programmatici, contenuti nel Piano Sanitario e Sociale Integrato. Il neo Centro di Salute Globale, presente nella regione Toscana, pilotato dal Meyer, di cui va ad integrare le attività internazionali sanitarie, dovrà essere una struttura di riferimento esemplare, in cui “professori e ricercatori universitari, dottorandi e studenti di varie discipline, medici professionisti e in formazione specialistica, possano occuparsi a vario titolo di salute globale, in particolare, degli effetti della globalizzazione sulla salute, in questo terzo millennio, momento storico in evoluzione, in cui i confini delle terre si dilatano, si fanno ‘liquidi’ e si rinnova il concetto stesso di cittadinanza”.

Il nuovo Centro darà supporto alla cooperazione sanitaria internazionale, alle politiche sanitarie, si occuperà di immigrazione e salute, di studi sulle malattie tropicali. Dovrà raccogliere e integrare le esperienze di lavoro e ricerca già presenti sul territorio toscano, coinvolgendo le varie Aziende Sanitarie, i centri di mediazione culturale, le ONG, le Università. Un progetto di grande utilità e interesse.

Il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012-2015,  indica, in particolare, il “Mediterraneo”, come una delle priorità geografiche su cui concentrare l’azione di lavoro nei prossimi anni. Le condizioni difficili, le rivoluzioni storico-politiche dei paesi del mondo arabo, richiamano con urgenza l’attenzione internazionale, anche in materia di salute e sanità. Si è deciso, così, di istituire una “Cabina di regia per il Mediterraneo”, indicandola come “dispositivo in grado di elaborare e proporre piste di lavoro, progetti concreti di intervento”.

Le azioni di cooperazione sanitaria internazionale, a seguito degli incontri con il Governatorato di Kasserine (in Tunisia), e con la Regione di PACA (Francia), prevedono di armonizzare le azioni di  aiuto sanitario, con i Piani di sviluppo locale del governatorato di Kasserine. La Cabina di regia per il Mediterraneo, costituitasi nel 2012, sta conducendo, oggi, approfondimenti, e sta verificando, in loco, le possibilità di intervento della  Regione Toscana nei paesi del medio-oriente. Le risorse finanziarie complessive, destinate all’attuazione del Piano di lavoro della Cabina di Regia per il Mediterraneo, sono pari ad euro 515.000,00.

7 dicembre 2012

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