Giulia Brugnolini 

Si chiama Mobina Sai Khairandish la giornalista trentenne direttrice di Rabia Balkhi Radio, l'emittente radiofonica indipendente istituita dopo la caduta del regime talebano e da allora la più seguita, specie nel nord est del paese con oltre 300.000 ascoltatori. Tramite un corso promosso da ActionAid - organizzazione internazionale che si occupa di adozioni a distanza, di diritti e di educazione- Mobina è diventata consulente paralegale e ogni settimana, nel corso di “Mani Aperte, la trasmissione di quaranta minuti da lei ideata e prodotta, offre le sue competenze ad altre donne afghane che chiedono di veder riconosciuti i loro diritti fondamentali. 
 
In un Paese in cui molte donne sono ancora analfabete, la giornalista originaria della provincia di Balk ha scelto la radio per poter parlare al maggior numero possibile di afghane. Quelle che arrivano alla radio sono storie di abusi, di matrimoni forzati e di una legge ingiusta. Vissuti che Mobina racconta ogni volta cambiando il nome della protagonista per evitare eventuali ritorsioni, presentando con un linguaggio semplice, il risvolto legale connesso ad ogni vicenda. 
 
In Afghanistan, affermare la nostra identità di donna comporta difficoltà e rischi. Gli uomini non tollerano che lavoriamo fuori dalle mura domestiche – racconta -, il nostro ruolo all'interno della società non è riconosciuto. Anch’io ho dovuto combattere e molto. Prima a scuola, poi all’università e in ambito lavorativo. Quando ActionAid – aggiunge- ha proposto il riconoscimento ufficiale del ruolo di consulente paralegale per me e le mie compagne di corso,le autorità si sono opposte”.
 
La storia di Mobina e di quella che lei stessa definisce “una battaglia radiofonica per il cambiamento e i diritti delle donne afghane” è ora nelle pagine del libro Il diritto di cambiare curato da ActionAid, pubblicato in occasione della giornata della Giustizia Sociale il 20 febbraio scorso, che racconta la sfida della giustizia sociale in Italia e nel mondo.
 
Adesso un pezzo di Afghanistan risuona anche dalle radio italiane. Dall’8 febbraio all’8 marzo -  la scelta non è affatto casuale- la trasmissione di Mobina Sai Khairandish “Mani Aperte” e diffusa via web su tutto il territorio, sulla Pagina di Facebook di Actionaid ogni mercoledì e venerdì con replica il sabato e la domenica. E attraverso il sito dedicato, arrivano i messaggi di solidarietà che Mobina legge nel corso della trasmissione.

29 Febbraio 2012

http://sostegno-actionaid.it/?l=PCL14

Vai all'inizio della pagina