Giulia Brugnolini
AMBURGO - Sarebbe il primo Land tedesco a riconoscere ufficialmente l’Islam come comunità religiosa con diritti nei confronti delle autorità locali pari a quelli di cristiani ed ebrei. Molti di questi sono già stati garantiti dalla legge tedesca o da eccezioni locali. L’accordo, però, li ricondurrebbe tutti ad un unico testo.
In Germania, su 82 milioni di abitanti, 4 milioni sono musulmani. Zekeira Altug, Presidente della locale sezione della DITIB – rappresentanza del presidio per gli Affari Religiosi del governo turco in Germania e maggiore organizzazione islamica tedesca - chiede che questo accordo riconosca che l’islam rappresenta una parte consistente della società tedesca ormai non più trascurabile.
Qualora venisse ufficializzata l’intesa, numerosi sarebbero gli sviluppi pratici dal punto di vista dell’integrazione: l’insegnamento della religione islamica nelle scuole, il diritto per i musulmani di usufruire di una sepoltura consona alla loro religione col divieto di accostarvi simboli cristiani – motivo che molto spesso spingeva migliaia di migranti a spedire le salme al paese d’origine. Inoltre gli studenti musulmani avrebbero un permesso speciale di assenza da scuola per osservare le principali festività islamiche e i detenuti la possibilità di pregare con un muezzin. Ovviamente, la comunità sarebbe sottoposta anche all’assolvimento di alcuni doveri come quello di non erigere moschee o minareti senza la preventiva consultazione del vicinato.
La fazione conservatrice del paese, tuttavia, ancora si batte per preservare l’identità cristiana della Germania da ingerenze musulmane, considerando l’integrazione della comunità islamica come il dovere di essa di mescolarsi uniformemente alla società preesistente livellando le proprie particolarità.
L’approvazione del riconoscimento, dati i dibattiti nazionali su Islam e integrazione che ha scatenato, potrebbe tardare più del previsto. Maggiori controversie sono attese, infatti, in particolare per la discussione nell’assemblea locale di Amburgo, una delle tradizionali città luterane.
Intanto il presidente della repubblica tedesco Christian Wulff, in visita ufficiale in Turchia, ha dichiarato davanti al Parlamento turco che “L’islam appartiene alla Germania, come il cristianesimo appartiene alla Turchia. I musulmani possono praticare il loro credo in Germania in una cornice dignitosa. Il numero crescente di moschee ne è la testimonianza", poi ha aggiunto: "Ugualmente, ci aspettiamo che i cristiani nei paesi islamici godano degli stessi diritti, possano praticare pubblicamente la loro religione, costruire chiese ed educare i loro figli secondo la loro fede”.
Il Presidente auspica, quindi, la reciprocità del riconoscimento anche se il vero traguardo è un accordo di ampio respiro che non si limiti ai due stati -Germania e Turchia- comunque legati dai flussi migratori ma che coinvolga il mondo arabo e il mondo cristiano nella loro totalità.
Fonte: www.arabnews.com
20 ottobre 2010