Silvia Campillo Ruiz
Due modi diversi di festeggiare la Pasqua si sono visti questi giorni a Gerusalemme. La città, dove si crede sia morto e resuscitato Cristo, è stata teatro di numerose funzioni religiose dove si sono incontrati, allo stesso tempo, cristiani ed ebrei. Loro hanno calendari religiosi diversi, quindi la Domenica per loro ha significato diverso. Mentre i cristiani festeggiavano la Resurrezione di Gesù nella chiesa del Santo Sepolcro, gli ebrei, con centinaia di palme, celebravano in una piazza vicina al Muro del Pianto l'entrata trionfale del Messia nella città. Come ogni anno, migliaia di turisti credenti sono stati a Gerusalemme per rivivere i miracoli di Cristo. Tutti hanno ritenuto che questa data è pervasa di spiritualità, per l'emozione che si prova nello stare in un posto dove sono successi avvenimenti così importanti.
Intanto, a Roma il Papa ha celebrato la tradizionale messa di Pasqua, dal Vaticano. Davanti a piazza San Pietro gremita di gente, Benedetto XVI ha parlato della speranza per la fine della crisi economica, senza dimenticarsi della fame nel mondo, della povertà e del terremoto in Abruzzo. Ha inoltre augurato che venga intrapresa una strada per il dialogo che porti quanto prima alla fine del conflitto in Medio Oriente.
14 aprile 2009