Irene Puca 

La Federpesca italiana, Federazione Nazionale Imprese di Pesca, ha donato al Libano un battello equipaggiato dall'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (Iam) per monitorare i fondali e le coste del Mediterraneo. Il battello, un ex-peschereccio lungo circa 18 metri, che è stato inaugurato qualche giorno fa, è dotato di sofisticate strumentazioni scientifiche. Il Libano è il primo paese del Medio Oriente ad essere in possesso di un simile strumento. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il Primo Ministro libanese Fuad Siniora e l'Ambasciatore italiano Gabriele Checchia. Entrambi hanno sottolineato che il Mediterraneo è un collegamento fra due diverse culture e per questo deve essere salvaguardato.

Con l'inaugurazione del Cana, ribattezzato così in onore della città situata nel sud del Libano, si è dato il via ad un progetto di “monitoraggio ambientale e di sviluppo del mare libanese” che durerà tre anni e sarà attuato in collaborazione fra il Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica Libanese (Cnrs), lo Iam e l'Ambasciata Italiana a Beirut. Il costo del progetto sarà di 2,3 milioni di Euro. Moueen Hamzeh, presidente del Cnrs, ha affermato che entro giugno saranno pubblicate una mappa della flora e della fauna delle coste libanesi e una classifica delle spiagge in base alla balneabilità e alla pulizia.

6 aprile 2009

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