Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, in visita ufficiale ad Abu Dhabi ha inaugurato domenica il nuovo desk della Regione.  Accanto a lui, a tagliare il nastro, l’assessore regionale Ambrogio Brenna e il direttore di Promofirenze Luigi Boldrin. L’obiettivo del desk, nato dalla collaborazione tra Toscana Promozione e Promofirenze, è quello di offrire tutti i servizi necessari all’internazionalizzazione tra aziende toscane e gli operatori degli Emirati. Indagini di mercato dunque, supporto logistico e consulenze sono solo alcuni dei servizi messi a disposizione di chi è interessato ad affacciarsi sul mercato di questo paese.

Del resto gli scambi economici tra l’Italia e gli Emirati sono in forte ascesa da tempo, come ha ricordato Martini: “Abbiamo superato francesi e inglesi e siamo il secondo paese europeo dopo la Germania. Ma rimangono ampie zone di potenziale miglioramento in tanti settori. Questa è l’unica area geo – economica dove sarà possibile incrementare l’export nel 2009. Il fatto che la Toscana sia qui, insieme al sistema paese, costituisce un ulteriore vantaggio. La copertura istituzionale, tanto più in un paese come questo, è un fatto decisivo, una vera e propria patente di credibilità”.

Lo stesso giorno, durante la visita ai progetti della Saadiyat Island, la futura isola della felicità, il presidente della Regione ha potuto ammirare i plastici del nuovo Guggenheim e del nuovo Louvre. E’ stato proprio l’esempio della Francia, e il compenso offerto dagli Emirati al museo francese di 525 milioni di dollari per il marchio e 720 milioni per il logo, a suggerirgli l’idea di collaborazione fra Abu Dhabi e gli Uffizi. “Usiamo il nostro patrimonio come veicolo per gli affari”, ha dichiarato Martini, sostenendo che con l’aiuto dell’arte possono nascere importanti rapporti internazionali. Per adesso la possibile collaborazione tra la galleria fiorentina e gli Emirati rimane solo un’idea, per poter essere messa in pratica, prima di tutto, necessita del via libera del governo. 

Entusiasti dell’idea anche Cristina Acidini, sovrintendente del Polo museale fiorentino e l’assessore alla cultura del Comune, Eugenio Giani che parlando delle eventuali opere da esporre ha dichiarato: “Potremmo pensare non solo a opere di proprietà statale ma anche di proprietà comunale che potrebbero garantire un ritorno di denaro tale da consentire restauri e repristini di opere d’arte qui in città”. Martini stesso ha parlato di esportare solo quelle opere che non trovano spazio nei musei, quelle conservate in cantina e “mai viste” o ancora da restaurare dopo l’alluvione di 43 anni fa. 
Abu Dhabi del canto suo non chiede strutture, ma contenuti e scambi di opere, il tutto finalizzato a conoscere l’arte italiana e a farsi conoscere.
Tutti quelli che già vedevano il patrimonio artistico di Firenze imbarcarsi sulla prima nave verso il Golfo Persico possono stare tranquilli dunque, la Venere del Botticelli rimarrà a Firenze.

6 marzo 2009

Vai all'inizio della pagina