Alessandro Vanni 

Questa mattina una delegazione dello Stato del Kuwait si è recata in visita all'Istituto Agronomico per l'Oltremare di Firenze, che ha ruolo di advisor scientifico e tecnico del Ministero Italiano per gli Affari Esteri (MAE). L'IAO è geograficamente situato in una posizione strategica, Firenze, e in una regione, la Toscana, con una tradizione culturale, scientifica e di cooperazione notevole. Fondato nel 1904, opera per la conservazione delle risorse genetiche e della biodiversità, per la lotta contro la povertà e lo sviluppo sostenibile.La delegazione, guidata dall’Ingegner Faisal Yousef Al Sadiqi, Direttore Generale per le risorse della pesca, è stata ricevuta dalla dottoressa Alice Perlini, Direttore Generale dell'IAO, e da funzionari e agronomi dell'Istituto. Sono state illustrate le finalità e gli scopi dell'Istituto, centro di eccellenza che fornisce supporto e servizio di consulenza per il MAE, assistenza tecnica ai paesi in via di sviluppo e a quelli in transizione verso uno sviluppo sostenibile.

“E’ stato un grande piacere ospitare qui oggi questa importante rappresentanza del Governo del Kuwait – ha dichiarato il Direttore Perlini - giunta all’Istituto Agronomico per l’Oltremare grazie all’interessamento dei dirigenti fiorentini dell’Associazione Italia-Kuwait. L’interesse mostrato dai componenti della Delegazione per il lavoro svolto dallo IAO sono uno stimolo ad operare, oggi come sempre, per lo sviluppo di forme di agricoltura sostenibili anche in aree dove le condizioni climatiche avverse sembrerebbero insormontabili. Gli incoraggianti risultati sinora raggiunti dal Kuwait nel soddisfacimento, per ora parziale, del proprio fabbisogno agro-alimentare mostrano ancora una volta che l’ingegno umano è in grado di fornire risposte efficaci anche alle sfide più ardue. L’IAO – ha continuato - è certamente in grado, se richiesto, di fornire una qualificata assistenza tecnica e programmi formativi adeguati a sostenere gli sforzi che l’Autorità per l’Agricoltura e la Pesca del Governo del Kuwait sta compiendo per incrementare le produzioni di derrate alimentari di qualità, senza generare squilibri a livello ambientale”.

Al Sadiqi e gli altri membri della delegazione hanno illustrato alcune produzioni agrozootecniche tipiche del loro paese, che sono proprio l’oggetto di progetti di sviluppo agricolo che al momento lo IAO sta realizzando, su incarico della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAE, in varie aree del mondo, simili per condizioni climatiche a quelle registrabili in Kuwait. Un punto di forza dell’agricoltura kuwaitiana è rappresentato dal forte sviluppo delle colture in serra, che consentono, operando in ambiente controllato, di produrre anche in presenza di condizioni climatiche estreme e con disponibilità idriche ridotte. La Delegazione in visita all’Istituto ha sottolineato il proprio interesse all’organizzazione di corsi di formazione a vari livelli, da svolgersi in Italia o in Kuwait, per l’aggiornamento e la qualificazione professionale dei tecnici agrari. Da decenni lo IAO offre programmi formativi specialistici di qualità ed è riconosciuto come un centro di eccellenza, richiamando partecipanti da vari paesi dell’Africa, Asia, America ed Europa, che possono soggiornare comodamente nella guest house del Centro Didattico.

La Dottoressa Perlini si è detta infine certa di poter presto instaurare una fruttuosa collaborazione in ambito tecnico-scientifico con lo Stato del Kuwait. L'Associazione Italia-Kuwait, rappresentata da alcuni suoi dirigenti, è soddisfatta della visita di una delegazione del Kuwait durante i lavori della FAO a Roma. Si è adoperata per metterla in contatto con l'IAO poichè ha rappresentato un’occasione ulteriore di rafforzare i legami tra i due Paesi, obiettivo da sempre perseguito come primario dai suoi membri. L'auspicio è che a questa presa di contatto possa far seguito una serie di iniziative che coinvolgano i due Paesi.

17 novembre 2008

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