E. Bortolomiol 

L'Arabia Saudita ha scelto Madrid per un incontro di religioni e culture: dal 16 al 18 luglio la capitale spagnola sara' infatti lo scenario della Conferenza Internazionale per il Dialogo interreligioso, indetta dal re saudita Abdullah bin Abdulaziz Al Saud e alla quale ha aderito la Lega Mondiale Islamica. Fra gli oltre 200 partecipanti, come ha spiegato oggi a Madrid l'ambasciatore dell'Arabia Saudita in Spagna, il principe Saud Bin Naif Abdulaziz Al Saud, nel corso della presentazione dell'incontro, alcuni dei grandi specialisti del dialogo fra religioni e civilta', oltre agli esponenti delle gerarchie delle tre grandi religioni monoteiste, cristianesimo, ebraismo e islam; ma anche vescovi evangelici, patriarchi delle chiese ortodosse, buddisti di vari Paesi, inclusa la Cina e esponenti del mondo musulmano, intellettuali e politici. ''Dobbiamo vedere cio' che ci unisce, non quello che ci divide'', ha detto il diplomatico, sottolineando che sebbene ''la religione sia stata utilizzata in maniera sbagliata da alcuni radicali'', la conferenza di Madrid mira a ''cercare i punti in comune e ampliare la conoscenza e la cooperazione''.

E' la prima volta che una monarchia ultraconservatrice, guidata dal wahhabismo, dottrina di rigorosa osservanza musulmana, si fa promotore di un dialogo di queste caratteristiche. L'Arabia Saudita e' l'unico Paese arabo che proibisce sul suo territorio pratiche religiose che non derivino dall'islam. Mercoledi', al palazzo del Pardo, la conferenza sara' inaugurata dai discorsi dei re di Spagna e dell'Arabia Saudita e del segretario generale della Lega del Mondo Islamico, Abdullah Ibn Abdul Mohsin Al Turki. Sara' presente anche Jorge Sampaio, l'ex presidente della Repubblica del Portogallo e alto rappresentante dell'Onu per la Alleanza di Civilta'. La Spagna, per secoli crocevia del dialogo fra le tre grandi religioni cristiana, ebraica e islamica, ospitera' l'incontro interreligioso che mira ad ''esplorare e trovare possibili strade verso la pace e la comprensione''. E che, secondo quanto annunciato dai promotori, mira a diventare ''un punto di riferimento nel mondo in materia di religione e di convivenza fra civilta'''. L'obiettivo del dialogo interreligioso, secondo i promotori, non e' ''unificare o fondere le religioni, perche' la diversita' e' volonta' di Dio', ma perseguire la conoscenza mutua e la cooperazione in funzione di una convivenza positiva. Il Vaticano, che ha accolto 'molto positivamente' l'invito del re saudita, definendolo 'un grande atto di coraggio', sara' rappresentato dal presidente del Pontificio Consiglio del dialogo interreligioso, cardinale Jean-Luis Tauran. Tauran sara' uno dei due oratori che chiuderanno la conferenza, assieme al segretario generale della Lega del Mondo Islamico.

L'incontro si concludera'con un comunicato finale, che gli organizzatori consegneranno al segretario aiutante degli affari delle Moschee e della Predicazione della Lega Mondiale Musulmana, Abdurrahman Ibn Abdullah Al-Zaid, perche' venga letto nei luoghi di culto. La conferenza ha ricevuto l'adesione del Grande Rabbinato di Israele, secondo quanto riferisce la Jewis Nes Agency. L' incontro interreligioso di Madrid fu annunciato dal re saudita Abdallah Bin Abdulaziz Al-Saud a fine maggio, nella Conferenza Internazionale per il Dialogo celebrata nella Mecca. ''I profeti sono fratelli, con differenti madri ma un'unica religione'', affermo' in quella occasione il monarca saudita. A Madrid sara' presente anche il teologo svizzero Hans Kung, teorico del dialogo interreligioso come base per avviare i processi che portano alla pace mondiale. L'incontro prevede sessioni di lavoro che saranno articolate intorno a quattro grandi assi: ''Il dialogo religioso fra i seguaci dei messaggi divini e delle filosofie orientali''; ''Il dialogo e la sua importanza nella societa' umana''; ''Il patrimonio comune nel campo del dialogo''; ''La valutazione e la promozione del dialogo''.

15 luglio 2008

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