Marcella Sassi 

Lo scorso 12 Maggio 2008 si è tenuta a Kuwait City, presso il Museum of Modern Art a Sharq, l’inaugurazione dell’esposizione personale del mosaicista fiorentino Mauro Tacconi, patrocinata dal National Council for Culture, Arts and Letters e dall’Ambasciata d’Italia in Kuwait. Il grande successo di critica e di pubblico che l’artista ha riscosso mette in evidenza come quest’arte antica sia ancora in grado di generare interesse e consensi, anche al di fuori dei confini nazionali. Mauro Tacconi con le sue opere ha esportato non solo la tradizione dell’arte del mosaico fiorentino ma anche l’immagine stessa del paesaggio toscano nel mondo. L’esposizione ha assunto maggior valore, in quanto ha rappresentato, così come ha dichiarato l’Ambasciatore Enrico Granara, “un simbolo della speciale relazione fra il Kuwait e Firenze”, per il supporto e la solidarietà che il capoluogo Toscano offrì per prima al Kuwait negli anni ’90, durante l’invasione del Golfo. L’Ambasciatore, in una intervista rilasciata alla Kuna (Kuwait News Agency) ha inoltre affermato che “La cultura è uno dei più importanti mezzi per rinforzare le relazioni fra i popoli del mondo, e l’arte ne è un’espressione”. Granara ha anche dichiarato l’intenzione e la volontà di trovare nuove forme di collaborazione con le autorità Kuwaitiane a livello culturale, oltre che scientifico e nel campo della ricerca, aree nelle quali vi sono ampie opportunità di lavoro. Nella mostra di Tacconi sono state esposte alcune delle opere dell’artista in grado di testimoniarne l’incredibile versatilità.

Al museo d’arte moderna di Kuwait City è stato infatti possibile ammirare la grande varietà di opere del maestro: i paesaggi Toscani, come quelli raffiguranti la Garfagnana, Rosignano e il Ponte Vecchio di Firenze, le nature morte, le composizioni floreali e le rappresentazioni di animali come il Gallo e il Cavallo Arabo. I pezzi di maggior difficoltà di realizzazione, le figure umane, sono tuttavia quelli al quale forse l’artista concederà maggior spazio nel futuro. Tutti i mosaici sono stati collocati in cornici realizzate a mano dalla migliore Bottega fiorentina del settore, intagliate a mano e decorate con foglia d' oro. La tradizione artistica del Mosaico Fiorentino risale al XVI secolo, il medesimo periodo dell’istituzione, ad opera di Ferdinando I dei Medici nel 1588, dell’Opificio delle Pietre Dure, che ha rappresentato e rappresenta l’eccellenza in tale arte. Da allora fino ai nostri giorni l’Opificio delle Pietre Dure ha visto succedersi e cimentarsi nell’arte tarsia fiorentina, artisti e artigiani che non dipingevano con semplici pennelli ma con scalpelli e schegge di pietre dure. Il difficilissimo e appassionato lavoro del Mosaico Fiorentino è una tradizione ancora viva a Firenze, se pur con alcune leggere differenze, come ad esempio la scomparsa dei “cercatori”, figure deputate alla ricerca e al reperimento delle pietre più svariate, ruolo che oggi svolge lo stesso mosaicista arricchendo il valore dell’opera che diviene commistione di ispirazione, ricerca e tecnica, e lascia sottendere la grande passione che guida l’artista nella creazione di ogni singolo pezzo. Tale sentimento si evince dalle stesse parole di Tacconi, durante un’intervista rilasciata a Ruth Riegler, del quotidiano kuwaitiano “Al Watan”: “Penso che la strada migliore per comprendere l’arte del mosaico sia quella di guardarlo realmente, vedere con gli occhi e toccarlo con le dita. Questa è la mia vita, non posso immaginare di fare nient’altro”. Tra i materiali usati figurano l’agata, il quarzo, il turchese e la malachite, che vengono accostate con sapienza e infinita pazienza mostrando la profonda conoscenza della materia viva: "la pietra". L’opera di Mauro Tacconi rappresenta uno dei punti più alti dell’arte del mosaico Fiorentino. Figlio d’arte, comincia a dedicarsi a tale arte sin dalla giovane età frequentando la bottega del padre, dove apprende e sperimenta le più varie e complesse tecniche di taglio, lavorando a fianco del fratello e dello zio. Negli anni novanta collabora con numerose e prestigiose gallerie come la Savelli, l’Aurora e la Farnese - solo per citare le più note - mentre continua a sperimentare ed evolversi. Gli anni del successo non si fanno aspettare e l’espressione del suo talento viene coronata nel 2007 con le esposizioni personali a Santiago del Cile, al Centro Culturale Providencia, e al Pitti di Firenze. Negli stessi anni espone e tiene numerose conferenze negli Stati Uniti, in Colorado e in Florida, fino alla personale in Kuwait lo scorso maggio 2008. L’opera dell’artista è in costante evoluzione, e tra i progetti futuri vi sono nuove ed interessanti esposizioni in Italia e all’estero.

15 luglio 2008

http://www.atelier.bz/pages/Tacconi/tacconi_atelier/

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